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lunedì 13 settembre 2010

Desiderata

Mentre riordinavo carte e ricordi, oggi per caso mi sono imbattuto in questo viatico di un hotel dove ho soggiornato alcuni anni or sono. Si tratta di un famoso scritto di Max Ehrman, che capita di trovare riprodotto in stampe o pergamene, e mi ha colpito per la sua straordinaria bellezza, pur nella sua semplicità.
Così ho deciso che dovesse impreziosire anche una delle pareti del mio studio, e l'ho appeso accanto ad una fotografia in cornice di un luogo che ho sempre nel cuore.
Ha lasciato loro il posto un vecchio planisfero, una carta di Mercatore regalata molti anni fa a mio padre da un fornitore, e che conservavo su quella parete più che altro per ragioni sentimentali. Su quella carta, erano ancora riprodotti i vecchi confini del mondo, c'era ancora l'Unione Sovietica, così come la Jugoslavia, la Germania era divisa in due e a Berlino a ben guardare si vedeva anche il Muro. Era il ritratto di un mondo che -grazie a Dio, ed alla buona volontà di una moltitudine di persone- non esiste più.
In attesa della prossima carta geografica, che spero un giorno qualcuno regalerà a me, ho pensato che il mio piccolo muro dovesse finalmente concedersi alla speranza di un mondo migliore, che faticosamente stiamo costruendo.
Fatti non foste a viver come bruti, bensì a perseguire virtute e conoscenza... ed a cercare la felicità, ovunque essa sia per noi, il più delle volte innanzitutto in noi stessi.
Spero e penso che un po' di essa ci sia anche nella ricerca... io la chiamo libertà

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